MMA: alla scoperta delle arti marziali miste

Con arti marziali miste (in lingua inglese mixed martial arts, in acronimo MMA) si indica uno sport da combattimento a contatto pieno il cui regolamento consente l’utilizzo sia di tecniche riconducibili ad arti marziali, sia di tecniche di lotta libera. Sono ammesse, dunque, tecniche di percussione dette Striking (calci, pugni, gomiti e ginocchia) e tecniche di lotta e di sottomissione che vengono raggruppate sotto il nome Grappling (leve articolari e portate a terra). Gli atleti possono vincere l’incontro per KO o per sottomissione dell’avversario. Gli incontri di MMA si effettuano all’interno di una gabbia ottagonale, ideata per garantire la massima sicurezza degli atleti.

UN PÒ DI STORIA

Le radici delle Arti marziali miste sono eredi della tradizione dell’antico pancrazio (Pankration) greco. I Greci antichi introdussero questa disciplina nei Giochi olimpici nel 648 a.C. e in essa non solo si combinavano il pugilato e la lotta, ma il regolamento consentiva agli atleti di utilizzare ogni tecnica possibile per sconfiggere l’avversario, anche le più efferate, tanto che lo scontro era al limite fra disciplina sportiva e azione bellica. Il pancrazio si diffuse anche nella società romana e gli atleti greci spesso combattevano nelle arene.

Dopo la prima guerra mondiale, gli scontri di lotta in Occidente seguivano due filoni principali. Da una parte vi erano le competizioni cosiddette “shoot“, con combattimenti fisici che terminavano con la sconfitta dell’avversario; dall’altra parte le competizioni “show“, in cui gli scontri seguivano coreografie trasformandosi in veri e propri spettacoli, con professionisti che erano al tempo stesso atleti e attori; da questi ultimi si sarebbe poi originato l’odierno pro wrestling.

Il movimento che portò definitivamente alla creazione delle attuali scene di arti marziali miste (principalmente americane e giapponesi) scaturisce da due sotto-culture interconnesse e da due stili di lotta: brazilian jiu-jitsu e shoot wrestling. I primi emersero negli incontri di vale tudo in Brasile, seguiti poi dagli spettacoli shooto in Giappone.

La pratica del Vale tudo (combattimento a mani nude e a contatto pieno, diffusosi in Brasile nella prima metà del XX secolo) iniziò negli anni venti del XX secolo e divenne famosa con la celebre “disfida dei Gracie” (o Gracie challenge) istituita da Carlos Gracie ed Hélio Gracie, poi portata avanti dai loro discendenti. Dunque la famiglia Gracie ha reso popolare l’MMA in tutto il mondo, dapprima attraverso i tornei di vale tudo, e successivamente attraverso i match UFC (Ultimate Fighting Chempionship).

REGOLAMENTO

Negli anni successivi, le MMA continuarono a diffondersi e svilupparsi, arrivando ad ottenere un interesse mediatico capace di rivaleggiare con la boxe e il pro-wrestling. Anche per questo motivo, dato che i combattimenti potevano risultare troppo cruenti per un pubblico sempre più vasto, oltre che per preservare la salute degli atleti, nella UFC prima e in altre organizzazioni poi, si aggiunsero progressivamente regole che limitavano i lottatori rispetto al regolamento vale tudo, pur mantenendo le MMA lo sport da combattimento più libero e flessibile di tutti, fino a giungere agli standard attuali.

Attualmente le competizioni di arti marziali miste si svolgono in una maggiore sicurezza rispetto al passato: prima, infatti, le regole erano decisamente poche ed era ammesso quasi ogni tipo di colpo o di tecnica con un’unica “protezione”, ovvero i guanti.

Adesso, invece, prima e durante il match, un team specializzato controlla costantemente i due lottatori, tanto da poter fermare l’incontro se ritengono che uno di loro non sia nelle condizioni fisiche di poter continuare. Per quanto riguarda le protezioni è obbligatorio l’uso di un paradenti, bendaggi sotto guanto e sospensorio.

Le Unified Rules of Mixed Martial Arts sono allo stato attuale le regole più diffuse al mondo nelle MMA.

Ecco alcune delle regole più rilevanti:

  • ogni round ha una durata di 5 minuti con 1 minuto di pausa fra i round; i match si svolgono sulla durata dei 3 round; in caso di match per il titolo, ogni match ha una durata di 5 round;
  • tutti gli atleti dovranno combattere con dei pantaloncini approvati dalla commissione; non sono ammesse scarpe, magliette o pantaloni lunghi;
  • 3 giudici giudicheranno ogni round ed il vincitore di ognuno riceverà 10 punti, il perdente 9 o meno; se il round è pari ogni atleta riceverà 10 punti;
  • la categoria dei pesi massimi ha un limite massimo di peso di 265 libbre (circa 120 kg);
  • sono vietati calci e ginocchiate alla testa di un avversario a terra.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE E BENEFICI

#1 ALLENAMENTO SEMPRE DIVERSO

Un atleta di MMA quasi sempre si allena in più di una disciplina, per essere preparato alla varietà di stili di lotta che ogni avversario diverso può utilizzare;

#2 SPORT ADATTO A TUTTE LE STATURE

La caratteristica principale delle MMA è la sua curiosa combinazione di tecniche di combattimento e di lotta, a terra, in piedi, che consente a persone di tutte le stature e categorie di peso di eccellere in questa disciplina;

#3 DISCIPLINA

Come in ogni sport, le MMA richiedono disciplina. L’atleta imparerà a curare inevitabilmente la propria alimentazione e il proprio stile di vita anche fuori dalla gabbia;

#4 COMPETITIVITÀ MA SOPRATTUTTO SPORTIVITÀ

Le MMA sono uno sport da combattimento difficilissimo. C’è molto rispetto tra gli atleti in qualsiasi categoria e livello. Non si vince sempre, anzi! Moltissimi match sono stati dominati ma alla fine persi per una repentina sottomissione. Questo fattore insegna agli allievi a confrontarsi e a migliorare aiutandosi costantemente l’uno con l’altro.

#5 NON SOLO UOMINI

Benché principalmente note per gli atleti maschi, le arti marziali miste femminili (anche abbreviate in WMMA, sigla della dicitura inglese Women’s Mixed Martial Arts) già dagli anni 2000 vantano un rilievo crescente, nonché promozioni di soli combattimenti tra donne.

PRINCIPALI ORGANIZZAZIONI ED ENTI

Attualmente esistono nel mondo diverse organizzazioni di MMA professionistiche, la più famosa e prestigiosa delle quali è la Ultimate Fighting Championship (UFC) creata nel 1993 che, in ambito dilettantistico, riconosce e supporta, anche a livello finanziario, l’International Mixed Martial Arts Federation (IMMAF).

L’UFC riconosce e supporta, anche a livello finanziario, l’IMMAF che promuove le MMA dilettantistiche e che in Italia riconosce la Federazione Italiana Grappling Mixed Martial Arts (FIGMMA).

In Italia la Federazione delle arti marziali riconosciuta dal CONI (la FIJLKAM) ha delegato la gestione delle MMA alla Federazione Italiana Grappling Mixed Martial Arts (FIGMMA). La FIGMMA è inoltre riconosciuta in esclusiva in Italia dalla International Mixed Martial Arts Federation (IMMAF).

Bruce Lee affermò che “il miglior combattente non è un pugile, un karateka o un judoka. Il miglior combattente è qualcuno che si può adattare a qualsiasi stile di combattimento”.

E allora se con  questo articolo siamo riusciti ad incuriosirti non esitare a contattarci!