Alimentazione vegana e sport, i consigli per il benessere e i risultati

Nella nostra società si sta radicando sempre di più l’idea che diventare vegani sia contemporaneamente una scelta etica, ossia rispettosa nei confronti della specie animale, e vantaggiosa per la nostra salute. In entrambi i casi, implica una presa di coscienza per quanto riguarda le sofferenze degli animali e le abitudini alimentari spesso scorrette all’interno degli allevamenti, ma anche per il fatto che è stato scientificamente provato che eliminare dalla nostra alimentazione grassi di origine animale previene il rischio di tumore del 30%.

Tale scelta continua comunque a generare scetticismo, in particolare se associata ad un’attività sportiva. Esiste infatti un diffuso preconcetto per cui alimentazione vegana e sport sia un’accoppiata sbilanciata, che porta a debolezza, anemia e cali di pressione. Tuttavia, come spesso accade, le credenze popolari sono destinate a scontrarsi con il dato scientifico.

La parola va agli studiosi e agli atleti vegan

Un’autorevole affermazione della società scientifica Nutrizione Vegetariana ha sgombrato il campo da ogni dubbio: “Una dieta vegan non è solo consigliabile, ma è addirittura vantaggiosa“. Infatti, secondo numerosi studi, seguire un regime alimentare vegano non fa perdere forza e tono muscolare, ma in realtà ottimizza le prestazioni sportive perché migliora nettamente la digestione e fa smaltire velocemente l’acido lattico.

La lista degli atleti vegani professionisti è sempre più lunga. L’alimentazione vegana e lo sport sono stati ad esempio parte della quotidianità di Carl Lewis che, negli anni ‘90, nel pieno della sua carriera di velocista, decise di diventare vegano. La sua storia di campione dimostra come tale scelta non abbia minimamente influito sui suoi successi sportivi mondiali. Nel tempo, hanno seguito l’esempio di Lewis altri campioni: la pattinatrice canadese Meagan Duhamel, le regine del tennis internazionale Venus e Serena Williams, il giocatore di baseball Patrick J. Neshek, l’ex giocatore di hockey Georges Laraque, la maratoneta Fiona Oakes… E questo solo per citarne alcuni.

Nel panorama sportivo italiano, Fabrizio Bartoli, campione italiano di cross triathlon, ha sposato l’alimentazione vegana e lo sport e ne ha fatta la sua attuale professione, scrivendo anche “Vegan Man“, un manuale tutto vegano per ogni tipo di sportivo, dal dilettante al professionista, che vuole inseguire la sua passione senza essere costretto a rinunciare ad un sano stile di vita.

Sono di Fabrizio Bartoli anche le seguenti parole: “Diventare vegano per un’atleta è un passo verso qualcosa di ignoto, ma il segreto è la consapevolezza e la conoscenza. Uno sportivo, soprattutto, deve conoscere bene le componenti nutrizionali di ogni alimento. Fatto questo studio, poi è semplicissimo abbinare gli alimenti giusti ed essere degli ottimi atleti che mangiano cibo vegano“.

Le proteine, l’alimentazione vegana e lo sport

Per gli sportivi si parla spesso di proteine ma, nella realtà dei fatti, un atleta non ha bisogno di molte proteine in più rispetto ad una persona che conduce uno stile di vita sedentario! Ciò di cui ha bisogno sono più carboidrati (amidi e zuccheri) che forniscono glucosio, ovvero la sostanza energetica fondamentale per muscoli e cervello. Il glucosio è un carboidrato presente in molti alimenti della dieta vegana: frutta, verdura amidacea (le patate ad esempio) cereali, legumi, grano e farine varie.

Dunque, il segreto è quello di garantirsi la giusta quantità di calorie ed il fabbisogno nutrizionale giornaliero potrà essere soddisfatto anche senza mangiare alimenti di origine animale. Persino in questo modo, è possibile avere a disposizione tutte le sostanze nutritive che servono al nostro organismo. Tuttavia, è fondamentale ricordare che la dieta vegana è salutare e ricca di vitamine, minerali e antiossidanti, ma ha il “difetto” (se così lo si vuole chiamare) di avere un basso apporto calorico. Per questo, chi ha deciso di unire l’alimentazione vegana e lo sport, dovrebbe concentrarsi (sempre con moderazione) su cibi più calorici come frutta secca, cereali, legumi e semi. Facendo così, anche una buona dose di proteine di qualità non mancherà di certo!